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Scorzè tra Francesi e Austriaci

L’avvenimento più importante in questo periodo è la costruzione e la consacrazione della nuova chiesa, che è stata costruita tra il 1761 e il 1767 ed è stata consacrata nel 1767.

Scorzè nel Settecento

Dall’atto di consacrazione veniamo a conoscenza che era papa Clemente XII e che la chiesa è stata consacrata dal Vescovo Don Paolo Francesco Giustiniani dell’ordine dei Cappuccini minori di S. Francesco mentre era arciprete della Chiesa parrocchiale di S. Benedetto di Scorzè Don Antonio Veruda. Sappiamo inoltre che la chiesa è stata ricostruita dalle fondamenta in forma più grande e che nell’altare maggiore, dedicato a S. Benedetto Abate, sono state inserite le reliquie di S. Colombano e S. Lucido.
Dalla visita pastorale del vescovo Paolo Francesco Giustiniani del 1779 veniamo a sapere che a Scorzè esistono cinque oratori, tra cui l’Ospedale che è in stato di abbandono.
Il momento più drammatico della storia di Venezia e di Scorzè è rappresentato dalla venuta di Napoleone che porta alla crisi definitiva della Repubblica di Venezia e alla cessione dei suoi territori all’Austria con il Trattato di Campoformio.

Dalla dominazione francese a quella austriaca

Con la venuta dei francesi Scorzè fa parte della Municipalità di Noale e del Dipartimento Trevigiano, Coneglianese e Cenedese. Il 1797 fu un anno particolarmente difficile per le continue requisizioni di bovini, cavalli, carri, frumento, avena, vino, fieno e paglia ad opera dell’esercito francese. Nel momento in cui viene formato il Battaglione Treviso per il vestiario dell’esercito vengon chiamati due sarti di Scorzè: Girolamo Benetello e Antonio de Nicolò, mentre Bortolo Orsini, nostro concittadino, viene nominato giudice di prima istanza. La prima dominazione francese va dal 12 maggio 1797 al 16 gennaio 1798.
Tutti gli storici sono concordi nel definire molto pesante la dominazione francese in questo periodo in quanto i primi provvedimenti sono tesi all’imposizione di continue imposte e alla requisizione di viveri per le truppe francesi. Si diceva tra i veneti: E’ vero che i francesi sono ladri? No. Ma Bonaparte, si!”.
Nel momento in cui i territori della Repubblica di Venezia vengono ceduti all’Impero Asburgico, inizia il primo periodo della dominazione austriaca (16 gennaio 1798 – 27 dicembre 1805).

Scorzè nell’Ottocento

Nell’Ottocento Scorzè diventa Comune per cui abbiamo una ricca documentazione grazie alle fonti contenute nell’archivio comunale.
Possiamo dividere questo periodo storico in vari momenti:

1. Prima dominazione austriaca (16/01/1798 – 27/12/1805)
2. Seconda dominazione francese (1805 – 1815)
3. Seconda dominazione austriaca (1815 – 1848)
4. Ricostituzione della Repubblica di Venezia (1848 -1849)
5. Terza dominazione austriaca (1849 – 1866)
6. Annessione al Regno d’Italia nel 1866
7. Dall’annessione al Regno d’Italia alla fine dell’Ottocento

Per l’analisi dettagliata dei singoli momenti rinviamo al nostro libro. Tra i vari avvenimenti ricordiamo quelli più importanti.

Il nuovo cimitero di Scorzè

Nel 1827 viene costruito il nuovo cimitero in seguito alle ordinanze che proibivano di effettuare le tumulazioni vicino al paese. Di conseguenza la consuetudine di seppellire i morti vicino alla chiesa vengono abbandonati e i defunti vengono sepolti poco distante dal centro, là dove ora esiste l’attuale cimitero.

La scuola durante la dominazione austriaca

In questo periodo il Governo Austriaco per combattere l’analfabetismo istituisce le scuole elementari pubbliche, comprese le scuole femminili. Queste, come vedremo in seguito, troveranno una forte opposizione nella mentalità arretrata e maschilista del mondo contadino, che era contrario all’educazione delle bambine e alla promiscuità tra maschi e femmine.

La costruzione del Drizzagno

In questo periodo viene progettata la costruzione della strada del drizzagno, che collega in linea retta Scorzè con Zero Branco. Dopo discussioni e progetti preventivi la costruzione inizia il 1835 per terminare nel 1846.

Epidemia di colera a Scorzè

Nel 1835 Scorzè e le sue frazioni vengono colpite da un’epidemia di colera, causando molte vittime. Tale epidemia era molto diffusa in questo periodo, sia per la mancanza di igiene sia per la carenza di alimentazione degli abitanti di Scorzè.

1843: la prima farmacia a Scorzè

Dopo vari tentativi anche a Scorzè si apre una farmacia. Già nel 1833 c’era stato il tentativo di aprire una farmacia a Scorzè, ma era fallito anche per la forte opposizione dei farmacisti dei paesi confinanti come Noale, Martellago e Zero Branco. Alla fine prevalse il buon senso e anche Scorzè potè avere il suo presidio farmaceutico.

Il Comune di Scorzè

Nel periodo 1846 – 1849 nasce il Comune di Scorzè. In realtà non si tratta di Comune nel senso classico del termine ma di Deputazione Comunale con due funzionari detti Deputati Cominali, che nel 1846 sono Antonio Barbiero e Vincenzo Pamio. Nel 1846 abbiamo l’elenco dei consiglieri convocati per la seduta del 22/07/1948:

1. Foffano Gio Battista
2. Fappani Conte Agostino
3. Orsini Bortolo
4. Michieletto Antonio
5. Ghedin Giovanni
6. Cappelletto Angelo
7. Barison Lorenzo
8. Begio Antonio
9. Bonaldi Pietro
10. Berton Tommaso

11. Benotti Francesco
12. Rechs dott. Sebastiano
13. Saccomani dott. Francesco
14. Nalesso Gio Battista
15. Franco Sebastiano
16. Marzon Giovanni
17. Cavasin Domenco
18. Casarin detto Canevato Giovanni
19. Casarin detto Calzavara Giacomo
20. Bragadin Nob. Zilio

21. Andraghetti Conte Ottavio
22. Tasca Tommaso
23. Tebaldi Conte Nicolò
24. Marzon Gio Battista
25. Coretta Giuseppe
26. Favero Antonio
27. Branon Domenco
28. Motta Cesare
29. Cazzaro dott. Paolo
30. Gobbo Lazzaro

I moti del 1848 – 1849

Con i moti rivoluzionari del 1848 – 1849 viene ricostituita la Repubblica di Venezia. Questo momento si fa sentire anche a Scorzè con manifestazioni contro gli impiegati comunali e la presenza di vagabondi, molto probabilmente di soldati sbandati.
Diversi i giovani di Scorzè morti in difesa della ricostituita Repubblica di Venezia. Stangherlin ricorda ben 14 giovani morti in difesa di Venezia.

Terza dominazione austriaca

Gli storici che ci hanno preceduto sono concordi nel sottolineare come il ritorno degli austriaci sia stato contrassegnato da uno spirito di vendetta nei confronti dei veneti anche perché aveva visto in prima fila nella lotta di liberazione contro gli austriaci Pier Fortunato Calvi, nativo di Briana di Noale.
Di conseguenza il territorio del Miranese viene così riorganizzato: Scorzè, Noale e Salzano vennero incorporati nel Distretto di Mirano e nella Provincia di Venezia.
Tra i provvedimenti più significativi ricordiamo l’abolizione del pensionatico, cioè della tassa che i pastori dovevano pagare alla Parrocchie per il soggiorno delle pecore durante determinanti periodi dell’anno.