Le attività commerciali nel passato, la zona industriale oggi.
La vocazione agricola di questo territorio è millenaria, racchiusa anche nello stesso nome del paese: Gardigiano, che proviene probabilmente dal termine longobardo “garten”, che significa “giardino”, in quanto, in passato, quando intorno vi erano paludi o zone abbandonate, quest’area si distingueva, perché era ben coltivata e quindi produttiva. Oggi si vuole celebrare questa specificità con delle feste popolari, tra cui la celebre “Sagra dell’asparago e della fragola”, che cade nel mese di maggio, anche se, dal punto di vista economico, la situazione è molto cambiata.
L’aspetto agricolo è ancora importante, infatti sono attive ben 7 aziende, ma i settori, che hanno subito una vera metamorfosi dal 1970 in poi, sono quelli commerciali ed industriali.
Fino agli anni ‘60 si annoveravano 14 botteghe, punto di riferimento per i locali, come la “Trattoria e Casolineria” Calzavara o la Tappezzeria della signora Teodolinda Marciantelli in Barbon, che trasportava i suoi manufatti in bicicletta. Le altre attività erano: una Riparazione di biciclette; un Parrucchiere; due Ambulanti; una Falegnameria; un Laboratorio maglieria; cinque Laboratori per la confezione di vestiario.
Dagli anni ’80 in poi le varie attività subirono un salto di qualità e quantità, fino a contare nel 2004 ben 143 imprese, distinte in vari settori di attività: 5, Agricoltura; 24, Artigianato; 1, Immobiliare; 19, Commercio dettaglio; 4, Commercio ingrosso; 4, Costruzioni ed affini; 1, Energia; 1, Finanza; 11, Servizi alle imprese; 1, Manutenzioni; 12, Manifatture; 6, Professionisti; 1, Tempo libero; 6, Trasporti. (Gardigiano mia – Autori vari).