"Scorzè città dell'acqua e degli ortaggi, al centro delle tre province di Venezia, Treviso e Padova"

La storia di Peseggia

 

L’origine di Peseggia è sicuramente antica e la si potrebbe far risalire al periodo romano in quanto il paese sorge all’interno della centuriazione di Altino, posto non a caso all’incrocio di un decumano (via Verdi – Ponte Nuovo) e di un limes intercisivus.

 

Non lontano dal centro del paese, in località Cà Nove, qualche secolo fa due contadini nell’intento di piantare un nuovo filare di viti ritrovarono una tomba romana in perfetto stato di conservazione a testimoniare la presenza romana nell’area.

 

Le prime memorie scritte invece compaiono nel 1146 quando viene menzionato il sacerdote Johannes de Pisilia in un documento del Vescovo di Treviso attraverso il quale quest’ultimo prendeva possesso della pieve di Meolo. Peseggia era compresa nella giurisdizione del comune medioevale di Treviso mentre religiosamente dipendeva dalla pieve di Martellago che incorporava a se anche le chiese di Robegano, Maerne e Cappella, e che mandava ogni settimana un cappellano a celebrarvi la messa presso, forse, l’oratorio di Cà Bernardo.

 

Peseggia passò successivamente sotto la podesteria di Mestre fino alla caduta della Repubblica di Venezia quando per decreto di Napoleone, nell’intento di riordinare amministrativamente il nuovo territorio conquistato, venne costituito il comune censuario di Peseggia posto nel cantone di Noale, distretto di Castelfranco, dipartimento del Tagliamento. Nel 1815 venne inglobato al comune di Scorzè.

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